Piumini, Roberto
L'inferno
San Dorligo della Valle : Einaudi Ragazzi, 2016
Abstract/Sommario:
Dante comincia l'Inferno nel 1304, in esilio da Firenze. Nel'14 la cantica viene diffusa a Verona. Morto l'autore, nel'25 iniziano gli elogi, tra cui quello devoto di Boccaccio. Manoscritti e commenti tramandano il testo fino a inizio Cinquecento, ispirando autori italiani e stranieri, e offrendo un ricco immaginario ad artisti come Botticelli e Raffaello. Nel 1525 Dante è però escluso da Bembo dal canone della lingua italiana, e la fortuna della Commedia declina. Si deve attendere la ...; [leggi tutto]
Dante comincia l'Inferno nel 1304, in esilio da Firenze. Nel'14 la cantica viene diffusa a Verona. Morto l'autore, nel'25 iniziano gli elogi, tra cui quello devoto di Boccaccio. Manoscritti e commenti tramandano il testo fino a inizio Cinquecento, ispirando autori italiani e stranieri, e offrendo un ricco immaginario ad artisti come Botticelli e Raffaello. Nel 1525 Dante è però escluso da Bembo dal canone della lingua italiana, e la fortuna della Commedia declina. Si deve attendere la fine del Settecento, con Foscolo, e poi il Romanticismo, con Leopardi e Coleridge, Doré e Blake, tra i molti altri, per riscoprire Dante. De Sanctis lo celebra come poeta nazionale, sancendo una fortuna che nel Novecento non avrà pari. Critici come Auerbach, Bloom e Contini, poeti come Eliot, Pound e Montale saranno solo alcuni tra gli innumerevoli a ritenerlo il faro della letteratura mondiale, oggetto di infiniti studi. Ancora oggi la sua lingua dalla sconfinata espressività colora il nostro parlare quotidiano, anche se non sempre ce ne accorgiamo.
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